lunedì 9 maggio 2011

Capitolo 8: Tormenti e minacce

Max: Segundo, cosa fai qui?! – E’ molto strano incontrare mio cugino qui: a malapena ci frequentiamo in Kricoragan, il nostro paese! –
Segundo: Ciao, Maximo! Sono qui per fare una passeggiata! – Non posso dire a mio cugino che sono qui per spiare Maia e Matias: lui, sicuramente, li conosce, sarà molto amico con loro, quindi non posso permettermi di rischiare grosso, anche se lui è una persona che non tradisce i familiari –
Max: Ascolta, visto che è tardi, sarai sicuramente stanco e distrutto per il viaggio, perché non vieni a casa mia, così ti riposi? – gli tende la mano per far alzare Segundo dalla panchina –
Segundo: Sì, volentieri – si avvale dell’aiuto di Maximo: prende la sua mano, si alza, si girano dalla parte opposta di Maia e Matias e, con passo svelto, si allontanano dal parco; mentre Segundo tira un’ultima occhiataccia ai due piccioncini –
Matias: Amore, perché, di colpo, hai cambiato umore? – E’ da un po’ di tempo che non è più la stessa: dopo che sono uscito dal carcere, l’ho notata più distratta, più serie, non tende più a svagarsi ed a godersi l’amore con serenità –
Maia: Non lo so! Sento come se ci stessero osservando! Mi da un fastidio incredibile! – tutto d’un tratto, Maia mette una mano sulla testa, sta per cadere, ma Matias la trattiene –
Matias: Maia, cosa ti succede?!! Vuoi che ti riporto a casa? – E’ pallidissima! Per me, è successo qualcosa, che non mi ha raccontato! –
Maia: Sto bene, sta tranquillo, è solo un forte capogiro, che già è passato – si regge forte a Matias: il suo capogiro non è ancora del tutto passato, e Matias, molto preoccupato, la porta a casa sua, visto che la casa dei Fritzenwalden è un po’ più lontana –
Alla casa di arpie, fate, conti e principi, Florencia, la fatina dalle buone intenzioni, si affaccia dalla ringhiera delle scale: non sente nessun urlo, nessuna parola di troppo, neanche un tonfo sordo, che possa far capire che l’inquietudine c’è ancora, che quella casa vive ancora; si preoccupa un po’ per questo: non era mai successo che non volasse nemmeno una mosca, poi, c’era ancora Maximo; scende di corsa le scale, attraversa in fretta e furia il salotto, arriva in sala da pranzo con un forte dolore nel cuore, come se avesse avuto paura che la strega di Delfina avesse avvelenato tutti con la sua pazzia e, ora, mancasse solo lei; trovò un Federico alquanto soddisfatto, con un sorrisino da vittoria e delle braccia aperte e stese, in segno che la stava aspettando per passare una buona serata con lei:
Federico: Amore, come mai ci hai messo tanto?! Ero in pensiero: questa casa era troppo quieta per avere te ancora sveglia e pimpante – cammina verso di lei, racchiude il bacino della sua principessa con le sue calorose braccia e lascia che la sua principessa faccia scivolare la sua pazza, riccia e castana testa sul suo petto –
Flor: Siccome non me  la conti per niente giusta, ti farò una domanda, che vale per mille: cosa è successo per essere così tanto affettuoso e spensierato? – Be’, spero che non me la conti giusta per tanto e tanto tempo: è bellissimo sapere che il mio Freezer è un romanticone! –
Federico: Flor, la strega ha perso e continuerà a perdere, te lo prometto! Questa sera, la serpe ha provato a sedurre Maximo con le sue scollature, i suoi modi, il suo fascino, ma io, con tutta la calma di questo mondo, gli ho detto in faccia, senza nessuna pietà, cosa aveva fatto Delfina; ci è rimasto di stucco, gli ho rovinato in un solo minuto tutta la sua voglia di provare a costruire qualcosa con Delfina – Florencia era incredula: non avrebbe mai pensato che Federico lasciasse la maschera da bravo ragazzo, ed iniziasse a pretendere che la strega pagasse per i suoi misfatti. Durante il racconto dettagliato di Federico, la sua testa lascia il caldo corpo di Federico, erano rimasti faccia a faccia, però, dopo che il Freezer le ha raccontato tutto, le arriva un’espressione seria sul viso, fa cadere i suoi ricci sulla sua spalla, mentre la sua frangetta le copre appena, appena il suo occhio verde –
Federico: Flor, che ti succede? Non sei felice della sconfitta della strega? – il suo corpo s’indurisce, perde quella morbidezza, quell’inconfondibile delicatezza, che si trasforma in durezza, qualcosa di meno dolce –
Flor: Fede, io non voglio mentirti, né tanto meno voglio far finta di essere felice: tutto questo non mi rende felice, anzi, mi fa capire che Delfina sarà per sempre cattiva, non si fermerà davanti a niente pur di ottenere qualche centesimo in più! E’ mia sorella, odia, non ha niente in comune con me e non ho nemmeno un dialogo con lei, e non sai come mi fa male – le viene il broncio, non nasconde i suoi sentimenti, incrocia le braccia, mentre Federico riprende il suo atteggiamento dolce e premuroso e torna a coccolare ed abbracciare la sua Flor –
Federico: Tesoro mio, vedrai che anche questo si risolverà
A casa di Matias:
Matias: Ehi, ti senti bene? Vuoi che chiamo un medico? – si siede sul divano, vicino alla sua prescelta, le copre la schiena con le sue braccia, mentre lei si annida sotto la sua protezione –
Maia: E’la prima volta che mi sento così debole, stordita per qualcosa, che non riesco a capire cosa sia – il suo viso è un po’ più bianco del solito, gli occhi quasi socchiusi, le sue labbra non trasmettono più quel sorriso contagioso ed allegro, il suo corpo è freddo, come se le avessero portato via la vitalità –
Matias: Sarà solo l’atmosfera di questa sera, che ti fa sentire in estasi, tanto da abbandonare le forze – ad un tratto, sente qualcosa di atipico: Maia trema – Vado a prenderti una coperta – ma Maia non lo lascia andar via e interrompere un momento magico: lo prende per la mano, si alza dal divano, si posiziona davanti a lui, con le sue labbra vicinissime a quelle di Matias; quest’ultimo percepisce immediatamente le sue intenzioni, porta la sua mano sulla sua schiena, le provoca un brivido, che la porta ad avvicinarsi ancor di più a lui ed a posare le sue rosee labbra su quelle di Matias, unendosi in un meraviglioso bacio, che li trasporta verso la camera da letto, dando sfogo, per la prima volta, a tutto il loro grande amore –
Nello studio degli sfoghi isterici del Freezer:
Federico: La mia Florcita vuole ammirare quest’immagine intensa? – Flor lo guarda estasiata, si alza dal divano, si dirige verso il suo Freezer, che, con incredibile destrezza, è riuscito a nascondere la penetrante immagine della notte; Florencia allunga la mano verso quella di Federico, che la fa girare su se stessa e la ferma proprio davanti all’immagine, procurandole un’inaspettatissima sorpresa –
Flor: Federico, ma è davvero stupenda! Non ho mai visto una luna più brillante, limpida e bella! Questa è la notte dei miei sogni, dei nostri sogni – bacia il suo Freezer scongelato davanti alla luce della notte –
La luce della luna sta illuminando anche un’altra dolce coppia, che è avvolta in un intenso bacio, illuminato dalla luna:
Matias: Non so descriverti che sento, che meravigliose sensazioni ho provato in questo lungo e appassionante momento – si stringe forte a Maia –
Maia: E’ stata la cosa più emozionante ed intensa di tutta la mia vita – Matias continua a coccolarla, a baciarla, ad accarezzarla, ad abbracciarla, a trasmetterle quel calore, che il suo corpo ha ritrovato dopo un’esperienza così bella –
Matias: Ti giuro, amore mio, che ci saranno altri momento come questo, che la nostra vita sarà contrassegnata, da oggi in poi, da felicità, amore, allegria e riusciremo a costruire quel rapporto, così tanto sofferto – con la mano, porta il viso di Maia verso il suo, si guardano intensamente, con una luce negli occhi, e si baciano, ancora una volta, come una sorta di buonanotte; Maia, abbastanza stanca, si accascia sul petto del suo uomo, chiude gli occhi e, con le carezze di Matias, si addormenta. Matias, non riuscendo a dormire, avendo una così dolce vista, continua ad accarezzarla, fino a quando anche lui non si addormenta –
La mattina successiva, alla casa di principi, principesse e maligne streghe, Federico era tranquillamente sdraiato sul divano, ammirava il suo Fiorellino dormire, avere quel suo sorriso sulle labbra anche quando dorme:
Federico: Come sei bella – le da un bacio sulla fronte, mentre Flor, al contatto con le dolci labbra del Freezer, apre i suoi occhi, si alza, si mette seduta, restituendo al Freezer il possesso del suo corpo, che era stato rubato provvisoriamente da lei per tutta la notte –
Flor: Buongiorno, signor Freezer – da un tenero bacio al suo Freezerino –
Federico: Buongiorno, mia principessa – si alza anche lui ed abbraccia Flor per le spalle, avvicinando la sua bocca all’orecchio di Flor e bisbigliandole che l’ama –
Flor: Mio Freezer, stai diventando un calorifero! E non sai come mi piace questa tua ritrovata dolcezza! – abbraccia il suo Freezer, mentre entra Delfina, che rovina immediatamente i loro sogni –
Delfina: Oh, poveri piccioncini! Vi ho disturbato?! Perché, se è così, sono molto contenta e felice di avervi rovinato un così magico momento! – prima il tono e l’espressione da povera ed innocente ragazza, poi, l’atteggiamento esperto e provocatorio di sua madre –
Flor: Cosa vuoi, strega?! – Quest’arpia non ci lascerà mai essere felici! –
Delfina: Vi volevo dire che se proverete un’altra volta a mettermi in cattiva luce con qualcuno, ve la vedrete con me e con la perdita dei bambini – una risata malefica, aggiunta a quella della madre, e lo sbattere della porta dello studio fanno capire che Delfina ha intenzioni molto serie –
Federico: Questa non ci lascerà mai in pace! – e, poi, si ricorda: i bambini! Devono andare a controllare i bambini, a vedere se necessitano di qualcosa e controllare le mosse delle streghe; si guardano negli occhi, captano al volo l’idea e si precipitano in camera dei bambini –
Alla villa Calderòn De La Hoya:
Maximo: Allora, cugino, cosa mi racconti di bello? Ho saputo che sei andato per molto tempo a Londra, e sono sicuro che qualche bella ragazza l’hai avuta, vero?
Segundo: No, ho avuto solo tanto lavoro, tanti soci, tante mani da stringere e contratti da chiudere – Non posso raccontargli di Maia, della ragazza, che ho amato più di tutte le altre! –
Max: Pensavo che ti fossi svagato un po’: ho sempre creduto che tu potessi diventare meno serio e più socievole, disponibile con le donne – Ma, nella mia famiglia, ci sarà qualcuno che mi assomigli! –
Segundo: Sono sempre un cavaliere con le donne, ma gli affari vengono prima di tutto – Ma non prima di Maia Fritzenwalden –
La piccola Fritzenwalden, ancora assopita, era sdraiata sul letto, mentre il suo bel principino, già sveglio, le si avvicina:
Matias: Ehi, amore… - Maia non lo lascia finire di parlare e gli stampa un appassionato bacio –
Maia: Vieni a letto, fa freddo senza di te e, soprattutto, ho bisogno di tante coccole dal mio amore – si attorciglia nelle bianche coperte, mentre Matias si sdraia accanto a lei –
Matias: Mi dispiace, dormigliona! Devi alzarti, se vuoi venire con me! – Maia si gira e si rivolge verso di lui –
Maia: Pensavo che fosse il tuo giorno libero! Lo volevo passare tutto con te! – Perché il lavoro lo chiama sempre! –
Matias: Ascolta, se vuoi dormire ancora un po’, ti lascio a casa, faccio quello che devo fare, poi, vengo un’altra volta a casa ed usciamo insieme – le da un bacio –
Maia: Sì, va bene, facciamo così! – saluta Matias, che prende la sua giacca e va via; un tizio losco, dopo aver visto che Matias era uscito, scassina la porta di casa sua, entra senza farsi sentire e spaventa Maia –
Maia: COSA FAI QUI?!!
Nuovo capitolo! Spero che vi piaccia!